Dovrei rifare la grafica di questo Blog ma non ho tempo.
Prima o poi dovrò trovarlo credo.
Oggi sono stata 4 ore dal parrucchiere!!!!!!!!!!! XP
Sono uscita che ero morta. Più che altro c'era parecchia fila.Ma la gente che ci va a fare dal parrukko il mercoledì pomeriggio?Andasse a fare la spesa, pulire casa, etc etc
Domani mattina devo svegliarmi presto per andare all'università. Viene anche una mia amica con me. Visto che ho parecchie ore di buco studiamo insieme.
Dopo nel pome nn devo fare ripetizioni, e visto che studierò la mattina, spero di trovare 5 min per fare un giretto in centro e vedere qualcosina ^-----------^
10.30.2002
Risolvere il seguente esercizio:
Dimostrare per induzione che pur non sapendo nulla si sa tutto.
Dim. Dato che sappiamo che, ricavando da una tesi non vera, qlcs di non vero, la tesi è vera procediamo in questo modo.
"Caro professore
Dato che non so nulla----->non risolvo nemmeno un esercizio"
Ho così dedotto che so tutto
Grazie grazie gli applausi e gli autografi alla fine. Altro che CogitoErgoSum.
Dimostrare per induzione che pur non sapendo nulla si sa tutto.
Dim. Dato che sappiamo che, ricavando da una tesi non vera, qlcs di non vero, la tesi è vera procediamo in questo modo.
"Caro professore
Dato che non so nulla----->non risolvo nemmeno un esercizio"
Ho così dedotto che so tutto
Grazie grazie gli applausi e gli autografi alla fine. Altro che CogitoErgoSum.
10.29.2002
Ho bisogno di tante cose.
Dell'affetto di qualcuno, di sentirmi dire che sono bella, di sentirmi importante per qualcuno, di sentirmi necessaria, di sentirmi al mio posto, di sentirmi compresa, di capire cosa mi circonda, di spogliarmi delle zozzerie che mi sono state imposte dagli altri, di sentirmi libera, di amare incondizionatamente tutto ciò che mi pare, di nn vivere senza false ipocrisie, di poter dire "questa sono io" bene così sono a posto, di poter guardare gli altri senza sputare sentenze solo perchè nn si capiscono, di non sentirmi mai sminuita da nessuno, di non mettermi a paragone con qualcuno, di non dover lottare per guerre di altri ma per me, di avere la forza di stare vicino a qualcuno, di avere la forza di cambiare anche deludendo qualcuno, di dire "non sono io quella che conoscete".
Dell'affetto di qualcuno, di sentirmi dire che sono bella, di sentirmi importante per qualcuno, di sentirmi necessaria, di sentirmi al mio posto, di sentirmi compresa, di capire cosa mi circonda, di spogliarmi delle zozzerie che mi sono state imposte dagli altri, di sentirmi libera, di amare incondizionatamente tutto ciò che mi pare, di nn vivere senza false ipocrisie, di poter dire "questa sono io" bene così sono a posto, di poter guardare gli altri senza sputare sentenze solo perchè nn si capiscono, di non sentirmi mai sminuita da nessuno, di non mettermi a paragone con qualcuno, di non dover lottare per guerre di altri ma per me, di avere la forza di stare vicino a qualcuno, di avere la forza di cambiare anche deludendo qualcuno, di dire "non sono io quella che conoscete".
10.28.2002
Domani giornata di esoneri. Con la mente l'ho gia superata. Già mi vedo la prox settimana in giro a fare shopping. Non ce la faccio più. Anche se dovesse andare male ho la coscienza a posto perchè ho studiato. Dunque chisene.....
Programma di acquisti:
-stivali neri tacco basso lacci davanti nn ricordo la marca ma ne ha un paio simile la fornarina
-minigonna MissSixty (se riterrò di avere coraggio a sufficienza per indossarla ^.-)
-maglietta missSixty
-almeno un maglioncino color pastello
Ahhh come sono superficiale ^.-
Gioco. MI rilasso a fare compere. Ne ho bisogno.
SHOOOOOOOPPING OHHHHHH MIA DROOOOOGA
Programma di acquisti:
-stivali neri tacco basso lacci davanti nn ricordo la marca ma ne ha un paio simile la fornarina
-minigonna MissSixty (se riterrò di avere coraggio a sufficienza per indossarla ^.-)
-maglietta missSixty
-almeno un maglioncino color pastello
Ahhh come sono superficiale ^.-
Gioco. MI rilasso a fare compere. Ne ho bisogno.
SHOOOOOOOPPING OHHHHHH MIA DROOOOOGA
10.26.2002
Devo andare a studare. La voglia è poca. Vedrmi li davanti ad algoritmi di cui non omprendo la natura e l'utilità mi fa sentire troppo cretina.
Stasera in teoria sarei voluta rimanere a casa. Ma penso: "ma chi me lo fa fare? Mi fo il ... nel pome e stasera esco."
Infatti credo che andrò alla serata di radio rock con alcuni amici.
tragedia:
Mi si è spezzata un unghia.
"uh Ila che belle unghie hai!"
Trap.. il giorno doo avevo un unghia in meno.
Evidentmente i dovuti sconguri sono arrivati troppo in ritardo.
Vorrei perdermi in una foresta
Stasera in teoria sarei voluta rimanere a casa. Ma penso: "ma chi me lo fa fare? Mi fo il ... nel pome e stasera esco."
Infatti credo che andrò alla serata di radio rock con alcuni amici.
tragedia:
Mi si è spezzata un unghia.
"uh Ila che belle unghie hai!"
Trap.. il giorno doo avevo un unghia in meno.
Evidentmente i dovuti sconguri sono arrivati troppo in ritardo.
Vorrei perdermi in una foresta
10.24.2002
Non riesco a trasmettere la mia gioia di vivere.
Mi guardo intorno e vedo tutti (TUTTI!) così skazzati, annoiati, sfiduciati, frantumati nelle loro giornate.
Non sono un pagliaccio, non sono una persona che fa battute, racconta barzellette e che crede che il paio di scarpe da abbinare con una gonna sia un problema.
Ho vissuto. Ho vissuto. Ho passato quello che leggo, quello che vedo negli altri.
Ed ho capito. Vorrei che tutti capissero, vorrei che ,anche se la mia fosse solo una vana illusione (e potrebbe esserlo, mi metto sempre in discussione io), fosse condivisa, capita.
Non so. Forse sono io che catalizzo intorno a me persone "disperate", attratte come le zanzare dalla luce di una finestra. Una luce piccola rispetto alla notte. Ma che è pur sempre una lucina. Dunque cosa importa se è fittizia?
Ma la zanzara nn può avvicinarsi alla luce, rischia di essere schiacciata, la zanzarina deve avere la forza di tramutarsi in un bel principe (ma quello nn è il ranocchio? Tacete, è funzionale alla parabola, mischiamo un po' le carte, nn siate così fiscali please ^^' ) e di accendere la luce a casa propria.
Vivere, alzarsi la mattina, assaporare ogni singolo cereale che si mastica, fare, fare, fare quello che ci va. Prendere la macchina andare al mare solo per pochi minuti, chiamare qualcuno anche se si ha da fare, solo perchè ci va. Non facciamoci incastrare dall' "ansia di prestazione" che tutti ci addossano ( ma Ila quel termine è inerente a tutta un'altra sfera... Shut up!E' funzionale). Lottiamo per non farci imbrigliare, per vivere. E la sofferenza voi direte? "Sicuramente questa non ha mai pianto davvero". Toppato fanciulli. Solo chi ha vissuto può apprezzare quel che ha intorno. Vivere tutto, indiscriminatamente, ogni cosa, ogni cosa ci arrichisce. Come fate a non capire? Forse sono io che non capisco. Mi danno per capirvi.
La malinconia non esiste, è solo qualcosa che si perde nei ricordi. Un domani nemmeno ricorderete perchè vi siete così tanto disperati, ricorderete solo di non aver vissuto.
Mi guardo intorno e vedo tutti (TUTTI!) così skazzati, annoiati, sfiduciati, frantumati nelle loro giornate.
Non sono un pagliaccio, non sono una persona che fa battute, racconta barzellette e che crede che il paio di scarpe da abbinare con una gonna sia un problema.
Ho vissuto. Ho vissuto. Ho passato quello che leggo, quello che vedo negli altri.
Ed ho capito. Vorrei che tutti capissero, vorrei che ,anche se la mia fosse solo una vana illusione (e potrebbe esserlo, mi metto sempre in discussione io), fosse condivisa, capita.
Non so. Forse sono io che catalizzo intorno a me persone "disperate", attratte come le zanzare dalla luce di una finestra. Una luce piccola rispetto alla notte. Ma che è pur sempre una lucina. Dunque cosa importa se è fittizia?
Ma la zanzara nn può avvicinarsi alla luce, rischia di essere schiacciata, la zanzarina deve avere la forza di tramutarsi in un bel principe (ma quello nn è il ranocchio? Tacete, è funzionale alla parabola, mischiamo un po' le carte, nn siate così fiscali please ^^' ) e di accendere la luce a casa propria.
Vivere, alzarsi la mattina, assaporare ogni singolo cereale che si mastica, fare, fare, fare quello che ci va. Prendere la macchina andare al mare solo per pochi minuti, chiamare qualcuno anche se si ha da fare, solo perchè ci va. Non facciamoci incastrare dall' "ansia di prestazione" che tutti ci addossano ( ma Ila quel termine è inerente a tutta un'altra sfera... Shut up!E' funzionale). Lottiamo per non farci imbrigliare, per vivere. E la sofferenza voi direte? "Sicuramente questa non ha mai pianto davvero". Toppato fanciulli. Solo chi ha vissuto può apprezzare quel che ha intorno. Vivere tutto, indiscriminatamente, ogni cosa, ogni cosa ci arrichisce. Come fate a non capire? Forse sono io che non capisco. Mi danno per capirvi.
La malinconia non esiste, è solo qualcosa che si perde nei ricordi. Un domani nemmeno ricorderete perchè vi siete così tanto disperati, ricorderete solo di non aver vissuto.
10.23.2002
RACCONTO
Mi chiedo perché mai un uomo, tutti i giorni, faccia quella strada, in macchina, alla stessa ora, con il suo cane in auto.
Me lo chiedo ma in realtà non mi interessa, non penso mai ad una risposta. Spesso la mia mente ha voglia solo di pensare un po’, senza conclusioni, così tanto per farlo, tanto per sentirsi viva.
Questa frase mi ricorda qualcosa di appreso anni fa su un libro. Qualcosa di imparato a forza, qualcosa di cui non capivo l’utilità. Qualcosa che ora è MIO. Solo mio, al di la delle dotte interpretazioni, è qualcosa di mio. Forse una frase letta sul tram, mentre andavo a scuola, fra volti conosciuti e consueti. Volti che ora, pur tornando a quella fermata, pur salendo su quel tram a quell’ora, non incontrerei più. Ogni mattina mi alzavo alle 7 ed andavo alla fermata. Non mi davo mai appuntamento con nessuno, perché in quel caso sarei andata sola,eppure non c’era giorno che non facessi quella strada con qualcuno che conoscevo. Qualcuno che percorreva la mia stessa via. Mi sono distaccata da quel tram in maniera fittizia. Nella primavera del 5° liceo, mi sono comprata un motorino. Per comodità, dicevo. In realtà, vicino alla fine di quei giorni, mi ingannavo pensando che ,quando avrei voluto, sarei potuta risalire sul tram, ripercorrendo così la solita strada, con i soliti passeggeri, come ogni mattina.
Sono arrivata in ufficio alle 9:00. In genere arrivo sempre a quest’ora. La mia sedia, la mia stanza ( che condivido con un ragazzo che credo abiti vicino casa mia, ma che, nonostante il traffico di Roma, ogni volta che arrivo è già La. Mi chiedo se conosca qualche scorciatoia che io ignoro.) la mia scrivania, piena di foglietti sparsi con appunti e abbreviazioni di cui non ricordo più il significato. Capita. Sento da fuori la voce della mia segretaria in preda ad isterismi. Lo fa sempre. Non capisco perché se la prende sempre così tanto. Venticinquenne, occhi scuri, carnagione olivastra, non si divide mai dalle sue gocce di Lexodane. Si chiama Eliana.
Tornando a casa mi sono fermata a fare la spesa. Lui, il mio lui era là. Per fortuna aveva pensato di ordinare due pizze. Aveva gia ordinato anche per me. Non che la cosa mi innervosisca. Ma a me (mi) piace cambiare sempre gusto. O cmq scegliere, anche se poi alla fine magari prendo sempre la solita margherita. Non so, la pizza la scelgo a seconda dell’umore. Abbiamo passato la notte insieme. Non siamo sposati, credo che se fosse mio marito, non riuscirei ad essere così moglie con lui.
I miei capelli sono intrattabili quando è brutto tempo. Lisci ma elettrici. Sono bionda. Almeno così si può dire. Sapete di questi colori che vengono fuori da colorazioni su colorazioni, rossa, castana, “meschiata” … Odio quando di prima mattina devo truccarmi e prepararmi. Odio guardarmi allo specchio appena sveglia. Appena distinguo la mia immagine. Gli occhi semi chiusi, vista appannata, fino a che non mi sciacquo almeno il viso. Se fosse per me rimarrei in quello stato per tutta la giornata. Non tutte le mattine, ma spesso si. Lui ancora dorme. Il suo lavoro, a tratti massacrante, gli permette di avere però orari flessibili. Che invidia vederlo ancora dormire nel letto.
“Buongiorno amore, dormito bene? Di là ti ho lasciato la colazione fatta, mi raccomando chiamami ogni tanto”
“Uhmmmm si, giorno.. si si .. ah buon lavoro”
…………
Mi chiedo perché mai , tutti i giorni, un uomo faccia quella strada, in macchina, alla stessa ora, con il suo cane in auto.
La prima sigaretta della giornata la fumo in macchina. Ormai è una sorta di rito, la accendo prima di partire, con la macchina già in moto e so che quando arriverò al secondo semaforo sarà già finita. La prima sigaretta della giornata è molto diversa dall’ultima.
Alle 9:00 arrivo in ufficio. Alle 18:00 sono ancora alla mia scrivania. Non ho avuto un break. Nemmeno la pausa pranzo mi ha distolto un po’ dal lavoro che stavo facendo. Eliana correva avanti e indietro da una stanza all’altra portandomi pratiche da controllare e da firmare. Sono un po’ stanca.
E’ ottobre. Sono tornata a casa sempre con la mia auto blu, blu, non ricordo nemmeno perché l’ho scelta di questo colore. Mi stupisco sempre quando, dopo l’estate, mi accorgo che è notte quando per me è ancora giorno. I limiti tra divertimenti e doveri si sfumano. A casa lui non c’era. Sola, nella mia stanza, nel mio lettone, guardo la tv e chatto con i tanti amici che ho nella rete. Amici virtuali, compagni di chiacchierate notturne, senza senso, dove ognuno ha la sua maschera, diversa da quella che si ha nella vita “vera” ma sempre una maschera.
C’è posta per te. Frase resa famosa da un film comune, banale che racconta una favola che forse qualcuno avrà vissuto, o che forse qualcuno vivrà. Chissà, comunque non sono io e non mi interessa.
C’è anche il mio lui, l’altro mio lui. Non tradisco, non convenzionalmente. Almeno non credo. Vorrei proprio conoscere dove sono scritte tutte queste cose, perché io non le capisco. Spiegatemi il limite tra amore e ossessione, gelosia e possessione, tradimento e fedeltà. Ditemi dove sono scritte, andrò a leggere e imparerò. La luce intermittente del televisore durante la pubblicità mi fa da sonnifero. Domani mi alzerò e non ricorderò la maggior parte delle cose che ho pensato.
Mi chiedo perché mai un uomo, tutti i giorni, faccia quella strada, in macchina, alla stessa ora, con il suo cane in auto.
Me lo chiedo ma in realtà non mi interessa, non penso mai ad una risposta. Spesso la mia mente ha voglia solo di pensare un po’, senza conclusioni, così tanto per farlo, tanto per sentirsi viva.
Questa frase mi ricorda qualcosa di appreso anni fa su un libro. Qualcosa di imparato a forza, qualcosa di cui non capivo l’utilità. Qualcosa che ora è MIO. Solo mio, al di la delle dotte interpretazioni, è qualcosa di mio. Forse una frase letta sul tram, mentre andavo a scuola, fra volti conosciuti e consueti. Volti che ora, pur tornando a quella fermata, pur salendo su quel tram a quell’ora, non incontrerei più. Ogni mattina mi alzavo alle 7 ed andavo alla fermata. Non mi davo mai appuntamento con nessuno, perché in quel caso sarei andata sola,eppure non c’era giorno che non facessi quella strada con qualcuno che conoscevo. Qualcuno che percorreva la mia stessa via. Mi sono distaccata da quel tram in maniera fittizia. Nella primavera del 5° liceo, mi sono comprata un motorino. Per comodità, dicevo. In realtà, vicino alla fine di quei giorni, mi ingannavo pensando che ,quando avrei voluto, sarei potuta risalire sul tram, ripercorrendo così la solita strada, con i soliti passeggeri, come ogni mattina.
Sono arrivata in ufficio alle 9:00. In genere arrivo sempre a quest’ora. La mia sedia, la mia stanza ( che condivido con un ragazzo che credo abiti vicino casa mia, ma che, nonostante il traffico di Roma, ogni volta che arrivo è già La. Mi chiedo se conosca qualche scorciatoia che io ignoro.) la mia scrivania, piena di foglietti sparsi con appunti e abbreviazioni di cui non ricordo più il significato. Capita. Sento da fuori la voce della mia segretaria in preda ad isterismi. Lo fa sempre. Non capisco perché se la prende sempre così tanto. Venticinquenne, occhi scuri, carnagione olivastra, non si divide mai dalle sue gocce di Lexodane. Si chiama Eliana.
Tornando a casa mi sono fermata a fare la spesa. Lui, il mio lui era là. Per fortuna aveva pensato di ordinare due pizze. Aveva gia ordinato anche per me. Non che la cosa mi innervosisca. Ma a me (mi) piace cambiare sempre gusto. O cmq scegliere, anche se poi alla fine magari prendo sempre la solita margherita. Non so, la pizza la scelgo a seconda dell’umore. Abbiamo passato la notte insieme. Non siamo sposati, credo che se fosse mio marito, non riuscirei ad essere così moglie con lui.
I miei capelli sono intrattabili quando è brutto tempo. Lisci ma elettrici. Sono bionda. Almeno così si può dire. Sapete di questi colori che vengono fuori da colorazioni su colorazioni, rossa, castana, “meschiata” … Odio quando di prima mattina devo truccarmi e prepararmi. Odio guardarmi allo specchio appena sveglia. Appena distinguo la mia immagine. Gli occhi semi chiusi, vista appannata, fino a che non mi sciacquo almeno il viso. Se fosse per me rimarrei in quello stato per tutta la giornata. Non tutte le mattine, ma spesso si. Lui ancora dorme. Il suo lavoro, a tratti massacrante, gli permette di avere però orari flessibili. Che invidia vederlo ancora dormire nel letto.
“Buongiorno amore, dormito bene? Di là ti ho lasciato la colazione fatta, mi raccomando chiamami ogni tanto”
“Uhmmmm si, giorno.. si si .. ah buon lavoro”
…………
Mi chiedo perché mai , tutti i giorni, un uomo faccia quella strada, in macchina, alla stessa ora, con il suo cane in auto.
La prima sigaretta della giornata la fumo in macchina. Ormai è una sorta di rito, la accendo prima di partire, con la macchina già in moto e so che quando arriverò al secondo semaforo sarà già finita. La prima sigaretta della giornata è molto diversa dall’ultima.
Alle 9:00 arrivo in ufficio. Alle 18:00 sono ancora alla mia scrivania. Non ho avuto un break. Nemmeno la pausa pranzo mi ha distolto un po’ dal lavoro che stavo facendo. Eliana correva avanti e indietro da una stanza all’altra portandomi pratiche da controllare e da firmare. Sono un po’ stanca.
E’ ottobre. Sono tornata a casa sempre con la mia auto blu, blu, non ricordo nemmeno perché l’ho scelta di questo colore. Mi stupisco sempre quando, dopo l’estate, mi accorgo che è notte quando per me è ancora giorno. I limiti tra divertimenti e doveri si sfumano. A casa lui non c’era. Sola, nella mia stanza, nel mio lettone, guardo la tv e chatto con i tanti amici che ho nella rete. Amici virtuali, compagni di chiacchierate notturne, senza senso, dove ognuno ha la sua maschera, diversa da quella che si ha nella vita “vera” ma sempre una maschera.
C’è posta per te. Frase resa famosa da un film comune, banale che racconta una favola che forse qualcuno avrà vissuto, o che forse qualcuno vivrà. Chissà, comunque non sono io e non mi interessa.
C’è anche il mio lui, l’altro mio lui. Non tradisco, non convenzionalmente. Almeno non credo. Vorrei proprio conoscere dove sono scritte tutte queste cose, perché io non le capisco. Spiegatemi il limite tra amore e ossessione, gelosia e possessione, tradimento e fedeltà. Ditemi dove sono scritte, andrò a leggere e imparerò. La luce intermittente del televisore durante la pubblicità mi fa da sonnifero. Domani mi alzerò e non ricorderò la maggior parte delle cose che ho pensato.
Stavo leggendo il blog della Rachy ed ho ltto una frase di una canzone di Elio e le storie tese. Sinceramente nn la conosco ma mi ha ricordato una canzone di Stefano Rosso che faceva:
che bello col giradischi acceso e lo spinello e la ragazza giusta che ce sta, e tutto il resto che importanza ha
ore 23:00
Aggiornamento
Ho sentito la canzone di Stefano Rosso che mi aveva solleticato Rachy. La frase è proprio la sua nn sbagliavo ^.-
che bello col giradischi acceso e lo spinello e la ragazza giusta che ce sta, e tutto il resto che importanza ha
ore 23:00
Aggiornamento
Ho sentito la canzone di Stefano Rosso che mi aveva solleticato Rachy. La frase è proprio la sua nn sbagliavo ^.-
La monotonia di una giornata.
Volti che si affollano. Quante persone vediamo in faccia in una giornata? Quante giornate viviamo?
Quante esperienze e volti ci rimangono impressi?
Un numero molto esiguo direi.
Potremmo fare un bell'algoritmo ricorsivo per stabilire una relazione per rispondere a questi quesiti.
Un'idea folle no?
Non trovate sia buffo che di tutti gli anni, le esperienze vissute, solo poche rimangono impresse nella nostra mente? Forse tutte sono necessarie anche andare tutti i giorni a prendere il caffe allo stesso bar, con le stesse persone, alla stessa ora.
Già tutte queste cose sono necessarie. Almeno così si dice. Siamo noi quelli. Il nostro caffe alla stessa ora, in un periodo della nostra vita. Un domani saranno i nostri biscottini nel the a merenda, qualche anno fa era il nostro panino pomeridiano stracolmo di nutella (continuerei anche ora ma sapete com'è con la nutella ogni giorno diventerei un barilotto)
Volti che si affollano. Quante persone vediamo in faccia in una giornata? Quante giornate viviamo?
Quante esperienze e volti ci rimangono impressi?
Un numero molto esiguo direi.
Potremmo fare un bell'algoritmo ricorsivo per stabilire una relazione per rispondere a questi quesiti.
Un'idea folle no?
Non trovate sia buffo che di tutti gli anni, le esperienze vissute, solo poche rimangono impresse nella nostra mente? Forse tutte sono necessarie anche andare tutti i giorni a prendere il caffe allo stesso bar, con le stesse persone, alla stessa ora.
Già tutte queste cose sono necessarie. Almeno così si dice. Siamo noi quelli. Il nostro caffe alla stessa ora, in un periodo della nostra vita. Un domani saranno i nostri biscottini nel the a merenda, qualche anno fa era il nostro panino pomeridiano stracolmo di nutella (continuerei anche ora ma sapete com'è con la nutella ogni giorno diventerei un barilotto)
10.21.2002
Mi sono dimenticata il cell in garage. Non mi va di scendere a prederlo e mi sento come fuori dal mondo. Sono diventata anche io cellulare-dipendente?!
Parlando al telefono con una vecchia amica, del più e del meno: "Ilaria ma fosse vero che hai raggiunto la pace?!"
Pace, forse è un parolone, ma è parecchio tempo (nonostante le cose che scrivo che credtemi non sono assolutamente dettate da uno stato di apatia depressione o altro) che vivo. E' una sensazione bellissima che credo in pochi provino. Poi cmq è una cosa mia. Magari qlcn altro lo sente in manier diversa.
Non vedo il mondo con enti rosa, non penso che tutto sia positivo, ma percepisco le situazioni, le persone che mi sono accanto, assapor ogni momento anche apparentemente brutto.
E' un momento della mia vita ed è MIO.
ANDREA. Non mi sono mai messa a parlare di lui. E non inizierò nemmeno. Perchè non è qlcs di cui parlare. Non saprei cosa dire. Lo stesso disagio che provo quando mi chiedono "Come sei?" lo provo quando penso di definire lui, il rapporto con lui. Io sono tutto e niente. Io e lui siamo tutto e niente. Fluiamo, insieme, nel tempo.
Parlando al telefono con una vecchia amica, del più e del meno: "Ilaria ma fosse vero che hai raggiunto la pace?!"
Pace, forse è un parolone, ma è parecchio tempo (nonostante le cose che scrivo che credtemi non sono assolutamente dettate da uno stato di apatia depressione o altro) che vivo. E' una sensazione bellissima che credo in pochi provino. Poi cmq è una cosa mia. Magari qlcn altro lo sente in manier diversa.
Non vedo il mondo con enti rosa, non penso che tutto sia positivo, ma percepisco le situazioni, le persone che mi sono accanto, assapor ogni momento anche apparentemente brutto.
E' un momento della mia vita ed è MIO.
ANDREA. Non mi sono mai messa a parlare di lui. E non inizierò nemmeno. Perchè non è qlcs di cui parlare. Non saprei cosa dire. Lo stesso disagio che provo quando mi chiedono "Come sei?" lo provo quando penso di definire lui, il rapporto con lui. Io sono tutto e niente. Io e lui siamo tutto e niente. Fluiamo, insieme, nel tempo.
10.20.2002
Cosa odio cosa mi chiedo
Mi chiedo quante cose abbiano visto gli alberi su lungotevere, odio vedere le auto che li circondano.
Odio ricevere un rifiuto, mi chiedo se me lo merito.
Mi chiedo se una pizza margherita possa nuocermi, odio pensarci.
Odio andare dal dentista, mi chiedo perchè ogni volta, sistematicamente, mi salta l'otturazione.
Mi chiedo perchè non sono capace a negare un favore a qualcuno, odio che gli altri riescano benissimo a negarlo a me.
Mi chiedo perchè mi hanno dato la patente, odio il pensiero di dover parcheggiare l'auto.
Odio le persone che non vivono, mi chiedo come si possa vivere a pieno.
Mi chiedo quante cose abbiano visto gli alberi su lungotevere, odio vedere le auto che li circondano.
Odio ricevere un rifiuto, mi chiedo se me lo merito.
Mi chiedo se una pizza margherita possa nuocermi, odio pensarci.
Odio andare dal dentista, mi chiedo perchè ogni volta, sistematicamente, mi salta l'otturazione.
Mi chiedo perchè non sono capace a negare un favore a qualcuno, odio che gli altri riescano benissimo a negarlo a me.
Mi chiedo perchè mi hanno dato la patente, odio il pensiero di dover parcheggiare l'auto.
Odio le persone che non vivono, mi chiedo come si possa vivere a pieno.
10.19.2002
Non so che scrivere. Non so che dire.
Avrò perso l'estro, gli spunti quotidiani non mi bastano più.. forse ma non credo.
Io credo... volete sapere cosa? Che in troppi si parla, in troppi si dice, in troppi ci si addanna. Per cosa?
E chi lo sa. Non chiedetelo a me chiedetelo ai troppi che quotidianamente si perdono in dissertazioni di dubbia esistenza.
Non vorrei sembrare snob. Il discorso è molto semplice.
Spesso ci si preoccupa e si parla di cose talmente stupide ^^'
ma vabbe... nn fateci caso.......
Avrò perso l'estro, gli spunti quotidiani non mi bastano più.. forse ma non credo.
Io credo... volete sapere cosa? Che in troppi si parla, in troppi si dice, in troppi ci si addanna. Per cosa?
E chi lo sa. Non chiedetelo a me chiedetelo ai troppi che quotidianamente si perdono in dissertazioni di dubbia esistenza.
Non vorrei sembrare snob. Il discorso è molto semplice.
Spesso ci si preoccupa e si parla di cose talmente stupide ^^'
ma vabbe... nn fateci caso.......
10.18.2002
10.16.2002
10.11.2002
RACCONTO
Mi chiedo perché mai un uomo, tutti i giorni, faccia quella strada, in macchina, alla stessa ora, con il suo cane in auto.
Me lo chiedo ma in realtà non mi interessa, non penso mai ad una risposta. Spesso la mia mente ha voglia solo di pensare un po’, senza conclusioni, così tanto per farlo, tanto per sentirsi viva.
Questa frase mi ricorda qualcosa di appreso anni fa su un libro. Qualcosa di imparato a forza, qualcosa di cui non capivo l’utilità. Qualcosa che ora è MIO. Solo mio, al di la delle dotte interpretazioni, è qualcosa di mio. Forse una frase letta sul tram, mentre andavo a scuola, fra volti conosciuti e consueti. Volti che ora, pur tornando a quella fermata, pur salendo su quel tram a quell’ora, non incontrerei più. Ogni mattina mi alzavo alle 7 ed andavo alla fermata. Non mi davo mai appuntamento con nessuno, perché in quel caso sarei andata sola,eppure non c’era giorno che non facessi quella strada con qualcuno che conoscevo. Qualcuno che percorreva la mia stessa via. Mi sono distaccata da quel tram in maniera fittizia. Nella primavera del 5° liceo, mi sono comprata un motorino. Per comodità, dicevo. In realtà, vicino alla fine di quei giorni, mi ingannavo pensando che ,quando avrei voluto, sarei potuta risalire sul tram, ripercorrendo così la solita strada, con i soliti passeggeri, come ogni mattina.
Sono arrivata in ufficio alle 9:00. In genere arrivo sempre a quest’ora. La mia sedia, la mia stanza ( che condivido con un ragazzo che credo abiti vicino casa mia, ma che, nonostante il traffico di Roma, ogni volta che arrivo è già La. Mi chiedo se conosca qualche scorciatoia che io ignoro.) la mia scrivania, piena di foglietti sparsi con appunti e abbreviazioni di cui non ricordo più il significato. Capita. Sento da fuori la voce della mia segretaria in preda ad isterismi. Lo fa sempre. Non capisco perché se la prende sempre così tanto. Venticinquenne, occhi scuri, carnagione olivastra, non si divide mai dalle sue gocce di Lexodane. Si chiama Eliana.
Tornando a casa mi sono fermata a fare la spesa. Lui, il mio lui era là. Per fortuna aveva pensato di ordinare due pizze. Aveva gia ordinato anche per me. Non che la cosa mi innervosisca. Ma a me (mi) piace cambiare sempre gusto. O cmq scegliere, anche se poi alla fine magari prendo sempre la solita margherita. Non so la pizza la scelgo a seconda dell’umore. Abbiamo passato la notte insieme. Non siamo sposati, credo che se fosse mio marito, non riuscirei ad essere così moglie con lui.
I miei capelli sono intrattabili quando è brutto tempo. Lisci ma elettrici. Sono bionda. Almeno così si può dire. Sapete di questi colori che vengono fuori da colorazioni su colorazioni, rossa, castana, “meschiata” … Odio quando di prima mattina devo truccarmi e prepararmi. Odio guardarmi allo specchio appena sveglia. Appena distinguo la mia immagine. Gli occhi semi chiusi, vista appannata, fino a che non mi sciacquo almeno il viso. Se fosse per me rimarrei in quello stato per tutta la giornata. Non tutte le mattine, ma spesso si. Lui ancora dorme. Il suo lavoro, a tratti massacrante, gli permette di avere però orari flessibili. Che invidia vederlo ancora dormire nel letto.
“Buongiorno amore, dormito bene? Di là ti ho lasciato la colazione fatta, mi raccomando chiamami ogni tanto”
“Uhmmmm si, giorno.. si si .. ah buon lavoro”
…………
Non è finito naturalmente^^' E' solo una bozza..... una ideuzza che svolacchia nella mia testolina
Mi chiedo perché mai un uomo, tutti i giorni, faccia quella strada, in macchina, alla stessa ora, con il suo cane in auto.
Me lo chiedo ma in realtà non mi interessa, non penso mai ad una risposta. Spesso la mia mente ha voglia solo di pensare un po’, senza conclusioni, così tanto per farlo, tanto per sentirsi viva.
Questa frase mi ricorda qualcosa di appreso anni fa su un libro. Qualcosa di imparato a forza, qualcosa di cui non capivo l’utilità. Qualcosa che ora è MIO. Solo mio, al di la delle dotte interpretazioni, è qualcosa di mio. Forse una frase letta sul tram, mentre andavo a scuola, fra volti conosciuti e consueti. Volti che ora, pur tornando a quella fermata, pur salendo su quel tram a quell’ora, non incontrerei più. Ogni mattina mi alzavo alle 7 ed andavo alla fermata. Non mi davo mai appuntamento con nessuno, perché in quel caso sarei andata sola,eppure non c’era giorno che non facessi quella strada con qualcuno che conoscevo. Qualcuno che percorreva la mia stessa via. Mi sono distaccata da quel tram in maniera fittizia. Nella primavera del 5° liceo, mi sono comprata un motorino. Per comodità, dicevo. In realtà, vicino alla fine di quei giorni, mi ingannavo pensando che ,quando avrei voluto, sarei potuta risalire sul tram, ripercorrendo così la solita strada, con i soliti passeggeri, come ogni mattina.
Sono arrivata in ufficio alle 9:00. In genere arrivo sempre a quest’ora. La mia sedia, la mia stanza ( che condivido con un ragazzo che credo abiti vicino casa mia, ma che, nonostante il traffico di Roma, ogni volta che arrivo è già La. Mi chiedo se conosca qualche scorciatoia che io ignoro.) la mia scrivania, piena di foglietti sparsi con appunti e abbreviazioni di cui non ricordo più il significato. Capita. Sento da fuori la voce della mia segretaria in preda ad isterismi. Lo fa sempre. Non capisco perché se la prende sempre così tanto. Venticinquenne, occhi scuri, carnagione olivastra, non si divide mai dalle sue gocce di Lexodane. Si chiama Eliana.
Tornando a casa mi sono fermata a fare la spesa. Lui, il mio lui era là. Per fortuna aveva pensato di ordinare due pizze. Aveva gia ordinato anche per me. Non che la cosa mi innervosisca. Ma a me (mi) piace cambiare sempre gusto. O cmq scegliere, anche se poi alla fine magari prendo sempre la solita margherita. Non so la pizza la scelgo a seconda dell’umore. Abbiamo passato la notte insieme. Non siamo sposati, credo che se fosse mio marito, non riuscirei ad essere così moglie con lui.
I miei capelli sono intrattabili quando è brutto tempo. Lisci ma elettrici. Sono bionda. Almeno così si può dire. Sapete di questi colori che vengono fuori da colorazioni su colorazioni, rossa, castana, “meschiata” … Odio quando di prima mattina devo truccarmi e prepararmi. Odio guardarmi allo specchio appena sveglia. Appena distinguo la mia immagine. Gli occhi semi chiusi, vista appannata, fino a che non mi sciacquo almeno il viso. Se fosse per me rimarrei in quello stato per tutta la giornata. Non tutte le mattine, ma spesso si. Lui ancora dorme. Il suo lavoro, a tratti massacrante, gli permette di avere però orari flessibili. Che invidia vederlo ancora dormire nel letto.
“Buongiorno amore, dormito bene? Di là ti ho lasciato la colazione fatta, mi raccomando chiamami ogni tanto”
“Uhmmmm si, giorno.. si si .. ah buon lavoro”
…………
Non è finito naturalmente^^' E' solo una bozza..... una ideuzza che svolacchia nella mia testolina
10.09.2002
Avviso per gli interessati
Stasera su rete 4 faranno alle 23:15
"Full Metal Jacket"
di Stanley Kubrick
Il vostro fucile è solo uno strumento è il vostro cuore di pietra che uccide
Dio ci si arrapa con i marines perchè noi ammazziamo tutto quello che vediamo. Lui fa il suo lavoro noi il nostro
- Almeno è morto per una giusta causa
- Quale giusta causa?
- La Libertà
- Tira la catena e sciacquati il cervello. Questa è strage. SE devo morire per una parola a questo punto per "scopare"
Volevo essere il 1° ragazzo del mio palazzo a fare centro dentro qualcuno.
...CERTO VIVO IN UN MONDO DI MERDA, MA SONO VIVO E NON HO PIU' PAURA.
Mamma mia mi è riscoppiato il mal di testa che avevo da ieri^^'
Sigh sigh sofferenza ^^'''''''''
Stasera su rete 4 faranno alle 23:15
"Full Metal Jacket"
di Stanley Kubrick
Il vostro fucile è solo uno strumento è il vostro cuore di pietra che uccide
Dio ci si arrapa con i marines perchè noi ammazziamo tutto quello che vediamo. Lui fa il suo lavoro noi il nostro
- Almeno è morto per una giusta causa
- Quale giusta causa?
- La Libertà
- Tira la catena e sciacquati il cervello. Questa è strage. SE devo morire per una parola a questo punto per "scopare"
Volevo essere il 1° ragazzo del mio palazzo a fare centro dentro qualcuno.
...CERTO VIVO IN UN MONDO DI MERDA, MA SONO VIVO E NON HO PIU' PAURA.
Mamma mia mi è riscoppiato il mal di testa che avevo da ieri^^'
Sigh sigh sofferenza ^^'''''''''
10.08.2002
Oggi un forte mal di testa mi ha impedito di adempiere ai miei doveri di "ragazza socialmente impegnata". Quando con "socialmente impegnata" intendo inserita (bene o male) nella società. Società ch da me si aspetta - e a tratti esige- determinate cose: una laurea, un diploma, un aspetto curato, giornate di semidigiuno (ahime addio nutella!), scarpe all'ultima moda; etc etc.. Non prendetemi alla lettera. Quello che indico sono esagerazioni. Ma in fondo è vero. Ci siamo mai chiesti perchè facciamo quello che facciamo?! Credo di sì. E la risposta non è nemmeno tanto difficile da trovare. Oggi mi sono staccata un momento. Mi sono staccata da quello che dovrei essere perchè gli altri vogliono che io sia , perchè io voglio essere come gli altri si aspettano che io sia (avrò azzeccato tutti i verbi ^^')
Stop -- Pausa --- Per poi ricominciare
Stop -- Pausa --- Per poi ricominciare
10.07.2002
Sulla strada una macchina, una famiglia, un'unica vita
che viaggia e va Roma chissa dove si arriverà
e nel viaggio voci di bimbe, canto di donna, fumo di uomo.
Uomo, papà al volante, alto moro, sicuro, fiero.
Una donna, mamma, cantante, giocosa.
Due bimbe piccine non sanno quel che hanno.
E la macchina va, tra le risa della famiglia, tra gli shiamazzi della gioia, senza ordine verso dove ,
chissa,
ma che importanza potrà avere quando tutto è normale.
Ed ora passano gli anni e quella macchina non c'è più, invecchiata, arrugginita, è morta.
E quella famiglia è stata colpita. Il suo domani è cambiato senza scampo, in un lampo
senza che nessuno potesse sapere, senza che nemmeno in quel giorno in macchina, chiedendoselo, gli sarebbe stato detto.
Ed è come quando si cresce, con un campo sempre davanti casa, con le viti nella propria vigna, con un gatto che ci fa compagnia.
E dopo anni, piano piano tutto cambia, senza che noi possiamo chiederci, chiederci cosa saremo.
che viaggia e va Roma chissa dove si arriverà
e nel viaggio voci di bimbe, canto di donna, fumo di uomo.
Uomo, papà al volante, alto moro, sicuro, fiero.
Una donna, mamma, cantante, giocosa.
Due bimbe piccine non sanno quel che hanno.
E la macchina va, tra le risa della famiglia, tra gli shiamazzi della gioia, senza ordine verso dove ,
chissa,
ma che importanza potrà avere quando tutto è normale.
Ed ora passano gli anni e quella macchina non c'è più, invecchiata, arrugginita, è morta.
E quella famiglia è stata colpita. Il suo domani è cambiato senza scampo, in un lampo
senza che nessuno potesse sapere, senza che nemmeno in quel giorno in macchina, chiedendoselo, gli sarebbe stato detto.
Ed è come quando si cresce, con un campo sempre davanti casa, con le viti nella propria vigna, con un gatto che ci fa compagnia.
E dopo anni, piano piano tutto cambia, senza che noi possiamo chiederci, chiederci cosa saremo.
10.05.2002
"...però nn la sopporto la gente che nn sogna (..) si spenge la mia rabbia ricordo con dolore, per me è quasi proibito il sogno di un amore
e quando sento il peso di essere sempre solo mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo.." Cyrano- Guccini
"... un pazzo si è lanciato contro il treno.." La locomotiva - Guccini
Apro il cassetto. Una maglietta celeste con un disegno sopra. Penso:" Vedi, pensavo di nn averla comprata, che rimba che sono invece eccola qua". Il tempo passa, il cassetto rimane chiuso. Lo riapro e la maglietta nn c'era. Confusione di un ricordo, di un sogno forse. Sogno realtà... quella che ho vissuto, quella che ricordo, quella che ho sognato.
Un vicolo senza uscita, due ragazzi parcheggiati in una macchina che discutono, una macchina che arriva di corsa, e si parcheggia in fondo. Dalla macchina escono 3 ragazzi normali, come tanti, ben vestiti. "Andranno in discoteca" penserebbe una qls persona. I ragazzi si sbrigano, corrono con qlcs in mano, verso un sottopassaggio. La ragazza nella macchina parcheggiata si agita: " Andiamo via, andiamo via". Il suo lui aspetta che quei 3 strani ragazzi entrino nel sottopassaggio. In retro marcia escono dalla stradina. Loro sono la e li guardano. In circolo, uno seduto con qlc in mano, uno in ginocchio con il polpaccio scoperto, uno in piedi che con strani occhi guarda la macchina che passa e va.
e quando sento il peso di essere sempre solo mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo.." Cyrano- Guccini
"... un pazzo si è lanciato contro il treno.." La locomotiva - Guccini
Apro il cassetto. Una maglietta celeste con un disegno sopra. Penso:" Vedi, pensavo di nn averla comprata, che rimba che sono invece eccola qua". Il tempo passa, il cassetto rimane chiuso. Lo riapro e la maglietta nn c'era. Confusione di un ricordo, di un sogno forse. Sogno realtà... quella che ho vissuto, quella che ricordo, quella che ho sognato.
Un vicolo senza uscita, due ragazzi parcheggiati in una macchina che discutono, una macchina che arriva di corsa, e si parcheggia in fondo. Dalla macchina escono 3 ragazzi normali, come tanti, ben vestiti. "Andranno in discoteca" penserebbe una qls persona. I ragazzi si sbrigano, corrono con qlcs in mano, verso un sottopassaggio. La ragazza nella macchina parcheggiata si agita: " Andiamo via, andiamo via". Il suo lui aspetta che quei 3 strani ragazzi entrino nel sottopassaggio. In retro marcia escono dalla stradina. Loro sono la e li guardano. In circolo, uno seduto con qlc in mano, uno in ginocchio con il polpaccio scoperto, uno in piedi che con strani occhi guarda la macchina che passa e va.
10.04.2002
Ieri sera sono andata a sentire un tributo a Francesco Guccini. Sono andata con Claudia e qlc altra persona. Claudia.. ^----^ la mia sorelluccia bavosa; è proprio dolce a volte. Ma nn diteglielo potrebbe trattarvi male ^.-
E li pensavo a quante cosa nn sapevo, a quante cose ho ancora da vedere, quate canzoni da imparare. Mi rattrista pensare che una vita nn mi basterà.
"Gli anni 60 segnano un momento di grande rivoluzione sociale ed economica nella storia di molte paesi europei, i quali risentono dei forti influssi della cultura americana attraverso la stampa, il cinema e, sopratutto, la tv entra nele case di tutti, modificando scale di valori etcici, formali e di bon ton. In questo contesto l'alta moda non può più dettare legge, dal momento che all'abito si rchiedono caratteristiche di praticità e dinamicità, ed è largamente sentita l'esigenza di vestirsi sia secondo il proprio gusto personale che quello della "massa" ( in quest'ultimo caso parliamo sopratutto di giovani che affiancano ad un determinato modo di vestire, ideologie politiche e di contestazione)"
Ieri sera leggevo ciò.
E li pensavo a quante cosa nn sapevo, a quante cose ho ancora da vedere, quate canzoni da imparare. Mi rattrista pensare che una vita nn mi basterà.
"Gli anni 60 segnano un momento di grande rivoluzione sociale ed economica nella storia di molte paesi europei, i quali risentono dei forti influssi della cultura americana attraverso la stampa, il cinema e, sopratutto, la tv entra nele case di tutti, modificando scale di valori etcici, formali e di bon ton. In questo contesto l'alta moda non può più dettare legge, dal momento che all'abito si rchiedono caratteristiche di praticità e dinamicità, ed è largamente sentita l'esigenza di vestirsi sia secondo il proprio gusto personale che quello della "massa" ( in quest'ultimo caso parliamo sopratutto di giovani che affiancano ad un determinato modo di vestire, ideologie politiche e di contestazione)"
Ieri sera leggevo ciò.
10.03.2002
la malinconia nn è uno stato d'animo le vite altrui si son coinvolte e sembra nn esista il tuo prossimo
mattino o notte cosa importa i giorni sono nuvole distratte
cerchi sempre ciò che ti è lontano poi dici tutto è relativo
e sei certo solo di esser vivo
come vorrei avere i tuoi occhi spalancati sul mondo come carte assorbenti (..)
come vorrei avere da guardare ancora tutto come un libro da sfogliare o avere ancora tutto o quasi tutto da provare(..)
culo dritto e vai via sicura (..)
reginetta dei telecomandi, (..) di sospetti e di fede nel mondo dubbioso dei grandi
presto ti accorgerai come è facile farsi un inutile software di scienza e vedrai che confuso problema è operare la propria esperienza
culo dritto cosa vuoi che ti dica solo che costa sempre fatica e che il vivere è sempre quello ma è storia antica (..)
vola tutto e anche io vorrei volare verso un mondo che è ancora tutto da fare, e che è ancora tutto, quasi tutto, da sbagliare.
by Guccini
mattino o notte cosa importa i giorni sono nuvole distratte
cerchi sempre ciò che ti è lontano poi dici tutto è relativo
e sei certo solo di esser vivo
come vorrei avere i tuoi occhi spalancati sul mondo come carte assorbenti (..)
come vorrei avere da guardare ancora tutto come un libro da sfogliare o avere ancora tutto o quasi tutto da provare(..)
culo dritto e vai via sicura (..)
reginetta dei telecomandi, (..) di sospetti e di fede nel mondo dubbioso dei grandi
presto ti accorgerai come è facile farsi un inutile software di scienza e vedrai che confuso problema è operare la propria esperienza
culo dritto cosa vuoi che ti dica solo che costa sempre fatica e che il vivere è sempre quello ma è storia antica (..)
vola tutto e anche io vorrei volare verso un mondo che è ancora tutto da fare, e che è ancora tutto, quasi tutto, da sbagliare.
by Guccini
Are You Crazy??Find out!
Sono Gonzo ^-^'''
You are Gonzo! | |
Ho appena finito di modificare la grafica del blog. ma ancora nn ho finito tutto. Il formato della pagina è un po' pesantino.. però così è molto più carina.. poi vedo casomai cambio formato.
Avete mai pensato che quando percorrete sempre la stessa strada con la macchina magari, trovate la fila sempre nello stesso punto, trovate persone sempre nello stesso punto, trovate gente che GIRA sempre nello stesso punto. E chissa dove vanno.. mentre voi andate dritti chissa chissa dove vanno......
Avete mai pensato che quando percorrete sempre la stessa strada con la macchina magari, trovate la fila sempre nello stesso punto, trovate persone sempre nello stesso punto, trovate gente che GIRA sempre nello stesso punto. E chissa dove vanno.. mentre voi andate dritti chissa chissa dove vanno......
10.02.2002
nei silenzi passiamo per strade
abozzare ogni tanto un sorriso uno scherzo
ed accorgersi che tutto questo è falso, nn abbiamo parlato mai troppo noi due tutto quello che è stato già perso e che Lui mi son messo seduto...
e ora siamo ad un passo dal finire tutto senza nessuna ragione chi l'avrebbe mai detto....e nn serve poiù niente gridare nn è vero, e nn serve più niente dar pugni nel muro, e nn serve più a niente l'amore che posso...
io tu stai nascendo e muio io (te piacerebbe eh?!)
tra un walzer pazzo cominciato un pre caso, fra le tue smorfie le mi dita dentro il naso
Ma che gli hai fatto tu a quest'aria che respiro (l'hai drogata con la tua puzza ignobile?!)
e dopo aver riempito il cielo di parole (me l'hai messa al cuuuuulo)
Dai rifai quel letto su stai sempre a dormire tu NOI NN CI PRENDIAMO PIU' PER NIENTE
io a volte ho fame sai, DIO CHE RABBIA CHE MI FAI
MIO DIO VOGLIO USCIRNE FUORI...
IO ME NE ANDREIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
LO FACCIO SAI LO FACCIO SAI...
che importa NOI ( un cazzo ormai XP )
io qui tu la
mio dio però no come sono ridotto
IO ME NE ANDREIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
E POI VOLARE IN ALTO DOVE TU NON SEI
io no non parlo più tu resta a dormire più io io sto affondando più da SOLA
Io nn faccio marcia indietro mai
preferisco andare avanti senza pene ne rimpianti senza dire nn lo faccio più
la mia vita me la gioco ogni istante a poco poco sempre sotto braccio alla mia libertà..(...)
..io senza problemi vivo un po' qua un po' la
DEDICATO A CHI C'ERA E NN C'E' PIU' DA TANTO ORMAI FINGENDO DI ESSERCI, LASCIANDOMI SOLA CON ME CON LA MIA VITA. IO NELLA SUA, IO NELLA MIA SOLA... SOLA SOLA SOLA
Queste frasi sono colpa di Sara che mi ha ammorbato con Baglioni e che fare? La ascolto sento apprendo e rivivo... commutando frasi e sentimenti a sdeconda del mio stato di inkazzamento e ammorbamento
abozzare ogni tanto un sorriso uno scherzo
ed accorgersi che tutto questo è falso, nn abbiamo parlato mai troppo noi due tutto quello che è stato già perso e che Lui mi son messo seduto...
e ora siamo ad un passo dal finire tutto senza nessuna ragione chi l'avrebbe mai detto....e nn serve poiù niente gridare nn è vero, e nn serve più niente dar pugni nel muro, e nn serve più a niente l'amore che posso...
io tu stai nascendo e muio io (te piacerebbe eh?!)
tra un walzer pazzo cominciato un pre caso, fra le tue smorfie le mi dita dentro il naso
Ma che gli hai fatto tu a quest'aria che respiro (l'hai drogata con la tua puzza ignobile?!)
e dopo aver riempito il cielo di parole (me l'hai messa al cuuuuulo)
Dai rifai quel letto su stai sempre a dormire tu NOI NN CI PRENDIAMO PIU' PER NIENTE
io a volte ho fame sai, DIO CHE RABBIA CHE MI FAI
MIO DIO VOGLIO USCIRNE FUORI...
IO ME NE ANDREIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
LO FACCIO SAI LO FACCIO SAI...
che importa NOI ( un cazzo ormai XP )
io qui tu la
mio dio però no come sono ridotto
IO ME NE ANDREIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
E POI VOLARE IN ALTO DOVE TU NON SEI
io no non parlo più tu resta a dormire più io io sto affondando più da SOLA
Io nn faccio marcia indietro mai
preferisco andare avanti senza pene ne rimpianti senza dire nn lo faccio più
la mia vita me la gioco ogni istante a poco poco sempre sotto braccio alla mia libertà..(...)
..io senza problemi vivo un po' qua un po' la
DEDICATO A CHI C'ERA E NN C'E' PIU' DA TANTO ORMAI FINGENDO DI ESSERCI, LASCIANDOMI SOLA CON ME CON LA MIA VITA. IO NELLA SUA, IO NELLA MIA SOLA... SOLA SOLA SOLA
Queste frasi sono colpa di Sara che mi ha ammorbato con Baglioni e che fare? La ascolto sento apprendo e rivivo... commutando frasi e sentimenti a sdeconda del mio stato di inkazzamento e ammorbamento
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